Un'app avrebbe battuto i medici nel fare diagnosi, in base alle domande dei pazienti. A decretare il successo della chatbot, software progettato per simulare una conversazione con un essere umano, l'Ordine dei medici della Gran Bretagna. Quando infatti hanno testato l'algoritmo, si sono accorti che il medico virtuale aveva indovinato l'81% delle diagnosi, contro il 72% dei camici bianchi in carne e ossa.
Babylon, la start up britannica che ha prodotto questo algortimo, sostiene che è tutto merito dell'intelligenza artificiale. C'è chi pensa però che se una chatbot è più brava di un medico il motivo è piuttosto da ricercare nella troppa ignoranza di quest'ultimi. Il Royal College of General Practitioners tenta di giustificare questi risultati sostenendo però che "un'app non riuscirà mai a fare quello che fa un medico". Tra cui, la presentazione di una salata parcella.