Dopo la condanna dell'ONU riguardo l'attacco militare israeliano contro la "Freedom flottilla" che navigava in acque internazionali anche la NATO afferma che c'è bisogno di una inchiesta che chiarisca i punti ancora non chiari sull'accaduto. Si unisce poi all'appello dell'ONU che chiede il rilascio immediato dei civili e delle navi ancora trattenute ad Israele. La Turchia è ferma e dura nel denunciare l'aggressione, come lei stessa deficisce ciò che è accaduto sulla nave turca "Mavi Marmara". Per quanto riguarda i sei italiani ancora sotto il fermo delle autorità israeliane, il Ministro Franco Frattini assicura che stanno bene tutti. Israele invece non sembra volere fare passi indietro e ammettere qualche responsabilità. Dopo aver dichiarato che l'ONU ha dato un giudizio ipocrita continua a difendere l'attacco verso la "Freedom flottilla". Lo stesso Netanyahu afferma che le condanne estere non fermeranno "il blocco navale intorno a Gaza" e quindi forse in pericolo un'altra nave, la "Rachel Corrie" della Free Gaza proveniente dall'Irlanda. Da quanto si apprende pare che dopo quanto è successo non intendano arrendersi di fronte al blocco israeliano.