Il CICAP potrebbe chiudere i battenti. La crisi economica e forse l'ubiquità dei nuovi cacciatori di "bufale" in carriera hanno messo in forse il futuro di quell'Associazione, fortissimamente voluta da Piero Angela, che "promuove un'indagine scientifica e critica nei confrinti del paranormale e delle pseudoscienze". Organizzazione educativa e senza finalità di lucro, fondata nel 1989, fa parte dell'European Council of Skeptical Organizations. Spiega l'associazione: "il CICAP sta attraversando un momento molto difficile, le adesioni sono calate anche per colpa della crisi e poiché non riceviamo finanziamenti di alcun tipo, ma possiamo contare solo sul sostegno dei nostri Soci, temiamo di non essere più in grado di garantire tutte le nostre iniziative e attività". L'appello sul sito del CICAP ha uno slogan chiaro: "Il CICAP ha - DAVVERO - bisogno del tuo aiuto" . La sottolineatura grafica sta in quel "DAVVERO" che potrebbe essere il vero "claim" dell'Associazione. L'organizzazione ricorda che "nel 2014 il CICAP dovrebbe compiere 25 anni" ma che "il condizionale è d'obbligo, perché la situazione è ormai tale che non siamo sicuri se il Comitato esiterà ancora tra un anno". Anche se non si possono fare previsioni (per il CICAP potrebbe essere un paradosso o addirittura un colmo) non c'è comunque da preoccuparsi. Il mondo non ortodosso e non riconosciuto dalla scienza ufficiale attuale può stare tranquillo (si fa per dire), dato che nel grafico che illustra le "nuove adesioni o rinnovi da qui al 31 maggio" la quota è di 425, ad un passo dai 500 che consentiranno la sopravvivenza.