La Camera approva (con 314 sì, 129 no e 51 astensioni) la riforma del processo penale. Per quanto riguarda la norma sulle intercettazioni da pubblicare sui giornali, il Parlamento dà l'ok alla delega al governo che dovrà regolamentare così la materia. Diverse le novità introdotte dal ddl, che necessita ancora di un passaggio al Senato, tra cui l'estinzione del reato quando l'imputato ripara interamente in danno, ma solo per i reati a querela, l'ampliamento dei diritti della parte offesa, che avrà diritto di conoscere lo stato di un procedimento sei mesi dopo la sua denuncia, l'aumento delle pene per il voto di scambio politico-mafioso (dai 4-10 anni passerà a 6-12) ma anche per quelle riguardanti il furto in abitazione, aggravato e rapina. Nella riforma della giustizia approvata anche la norma prevede un massimo di 3 mesi, prorogabile di altri 3, per chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione dopo che i pm hanno notificato la chiusura delle indagini. Inoltre, la riforma prevede una l'obbligo di una immediata iscrizione al registro degli indagati per chi è sospettato di un reato.