"E' una sensazione, e una sensazione non è una prova - spiega il procuratore Roberto Di Martino - ma la sensazione è che le combine in Serie A non riguardino i giocatori ma le società". Questa "sensazione" il magistrato ha cominciato ad averla anche a seguito dell'ultimo interrogatorio del medico odontoiatra Marco Pirani, che pare abbia parlato di circa una "trentina di partite truccate". La maggior parte riguardanti categorie minori ma a quanto pare lo scandalo potrebbe essere destinato ad allargarsi a macchia d'olio, stando almeno alle "sensazioni" appunto del magistrato che conduce l'inchiesta cremonese sul calcio scommesse. In un precedente interrogatorio, quello davanti al gip, Pirani infatti pare che abbia rivelato che almeno 5 partite di Serie A sarebbero coinvolte nello scandalo, anche se l'Agicos, l'Agenzia giornalistica concorsi e scommesse, sembra riferire di non aver registrato alcuna anomalia sulle partite sotto accusa. "Non c'è alcuna prova che quelle gare siano state truccate veramente - coclude sempre il magistrato - La mia sensazione è che ci siano parecchie combine, ma non ne sono certo, anche perché in questo campo si millanta molto e dunque occorre distinguere le cose vere da quelle false". Dopo l'annuncio che la serie B, anche la Lega Pro riferisce che ha chiesto di entrare, come parte offesa, nel procedimento sulle partite truccate in corso alla Procura di Cremona.