A quasi due giorni di distanza dalla strage di Nizza, arriva una rivendicazione firmata dallo Stato Islamico. La notte del 14 luglio il 31enne Mohamed Lahouaiej Bouhlel è riuscito, senza che nessuna forza di polizia lo fermasse nonostante le 1.200 telecamere di video sorveglianza piazzate a Nizza, ad invadere l'isola pedonale sulla Promenade des Anglais investendo e uccidendo 84 persone (tra cui molti bambini) e ferendone circa 200.
Il Califfato sostiene che "la persona che ha effettuato l'operazione a Nizza, in Francia, era uno dei soldati di Stato Islamico", precisando anche: "Lui ha effettuato l'operazione rispondendo agli appelli rivolti ai cittadini di quegli Stati che fanno parte della coalizione che combatte lo Stato Islamico". In sostanza, Bouhlel non è stato addestrato dall'ISIS né ha avuto mai contatti con l'organizzazione terroristica.
Con tale rivendicazione l'ISIS ha quindi avallato e confermato la tesi che il governo di Francia ha sostenuto subito dopo la strage. Fino a due giorni fa le autorità francesi non hanno infatti mai avuto il sospetto che Mohamed Lahouaiej Bouhlel fosse legato a qualche gruppo terrorista, spiegando solo che tale azione era però in linea con "gli appelli" lanciati degli estremisti per attivare attacchi da parte di lupi solitari in Europa e negli Stati Uniti.