Il "pollice verso" di Umberto Bossi era una "condanna in toto della classe giornalistica", afferma Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, dove è stato presentatao il decreto legge in materia di immigrazione. Il Senatur, infatti, prima del Consiglio dei Ministri, aveva appunto fatto il gesto del "pollice verso" rispondendo a quei giornalisti che gli chiedevano sulla tenuta del governo. La risposta del premier fa quindi intendere che non ci sarebbe nessun problema con la Lega Nord, ma a gelare per qualche istante Silvio Berlusconi ci pensa Roberto Maroni, alla sua sinistra durante la conferenza stampa, che afferma che sulla questione "rimanda a Pontida". Poi, toccando con la mano destra il Cavaliere, Maroni aggiunge che Berlusconi: "Ascolterà attentamente quello che diremo a Pontida". Se quindi il giallo del pollice verso sembrava essere ormai risolto, un altro dalle tinte ancor più fosche ha preso immediatamente forma. Silvio Berlusconi si è quindi limitato a spiegare che lui "è un inguaribile ottimista", mentre Roberto Maroni sorrideva, forse molto soddisfatto per quella che ai più è sembrata una stoccata di avvertimento alla maggioranza. Berlusconi chiude il discorso ricordando di essere comunque "intimamente convinto che non ci sia una alternativa per l'Italia a questa maggiornanza e a questo governo". Il sorriso di Maroni a questo punto scompare. Qualcuno infatti sembra essere convinto che da Pontida Umberto Bossi chiederà infatti a Berlusconi di fare un passo indietro per dar vita quindi ad un nuovo governo di centrodestra. Una proposta che difficilmente potrebbe essere accolta e che potrebbe provocare una profonda spaccatura all'interno della maggioranza. Ma d'altronde, Berlusconi "è un inguaribile ottimista".