Secondo l'ultimo Interim Economic Outlook dell'Ocse, l'area dell'euro è destinata a crescere a un tasso dell'1,6 per cento nel 2015 e ad un ritmo dell'1,9 per cento nel 2016. L'Ocse sottolinea però che le prospettive di crescita variano ampiamente a seconda delle economie dell'area euro, precisando per esempio che per la Germania si prevede una crescita dell'1,6 per cento nel 2015 e del 2 per cento nel 2016, per la Francia dell'1 per cento nel 2015 e dell'1,4 per cento nel 2016 mentre in Italia le stime sono al ribasso. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico precisa infatti che in Italia la crescita del PIL sarà dello 0,7 per cento nel 2015 (più 0,1%) e dell'1,3 per cento nel 2016, quindi sotto le stime del governo Renzi che prevedeva almeno l'1,6%. Se i dati dell'Ocse saranno confermati all'esecutivo italiano potrebbero mancare di conseguenza circa 5 miliardi da investire (nel taglio delle tasse?).