"Io sono certamente un prigioniero politico" sostiene dal carcere Marcello Dell'Utri, ex senatore di Forza Italia, condannato a sette anni per concorso in associazione mafiosa. Dell'Utri è afflitto da alcune patologie cardiovascolari e secondo una perizia del medico del carcere di Rebibbia tale malattia non sarebbe compatibile con il regime carcerario. Finora però i magistrati hanno rigettato in via provvisoria l'istanza di sospensione della pena, rimandando la decisione a un'udienza fissata per il 21 settembre.
A schierarsi al fianco di Marcello Dell'Utri anche il presidente della Commissione diritti umani a Palazzo Madama Luigi Manconi (PD), che chiede che sia "presa in tempi molto rapidi una decisione rispetto alla condizione sanitaria" dell'ex braccio destro di Berlusconi il quale chiede di essere trattato come un qualsiasi altro detenuto.
Nel corso di una intervista a La7, Dell'Utri ammette che la permanenza in carcere non gli ha fatto passare la voglia di seguire la politica, ed anzi auspica "un governo di larghe intese PD - Forza Italia". "Ma non sarà possibile perché il Paese non lo capirebbe" conclude l'ex senatore.